I Frantoi Ipogei nel Salento

Frantoi Ipogei del Salento: ecco dove si possono visitare

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Nel sottosuolo salentino si nasconde un buon numero di frantoi ipogei.

Ma cosa sono? Si tratta di frantoi sotterranei che producevano l'olio ricavato dai frutti dei grandi ulivi secolari che "popolano" questa terra fin dalle epoche più remote.

Perché nel sottosuolo?

Questi frantoi vennero ottenuti nella roccia per due motivi: il primo riguardava la sostituzione dell'olio al grano in quanto fonte principale di sostentamento delle genti locali, mentre il secondo riguardava l'opportunità di conservare meglio il prezioso "oro verde" e contemporaneamente metterlo al riparo dalle frequenti incursione nemiche.

Anticamente, le popolazioni messapiche che abitavano il Salento, utilizzavano granai ipogei per assicurare una conservazione ottimale alle derrate di grano. Gli stessi ambienti vennero reimpiegati in seguito, a partire dal IX secolo, quando i contatti con i Bizantini indussero i contadini a ripiegare sulla produzione dell'olio.

Dove trovare i Frantoi Ipogei nel Salento

A Gallipoli è aperto al pubblico un frantoio risalente al '600, situato nel sottosuolo di Palazzo Granafei, un edificio rinascimentale che sorge fra le maglie del centro storico.

La struttura presenta tutte le attrezzature originali che consentivano di produrre il cosiddetto "olio lampante" che Gallipoli esportava in buona parte d'Europa.

A Presicce, nei secoli XVIII e XIX, i frantoi ipogei attivi erano addirittura più di 30 e alcuni erano situati sotto la piazza centrale, forse per la presenza di falde acquifere. Anche Morciano di Leuca abbonda di strutture ipogee destinate alla produzione dell'olio, che veniva commerciato non solo per scopi alimentari, ma anche per garantire l'illuminazione delle strade.

In quel di Noha, frazione del comune di Galatina, è stato effettuato il parziale recupero del frantoio del Casale, un ambiente di oltre 300 metri quadrati che si distingue per la volta di pietra ricoperta di stalattiti.

Ristrutturato e visitabile, invece, è il frantoio Caffa di Vernole, scavato al di sotto di Piazza Vittorio Veneto e risalente ai primi del 1500. La peculiarità di questa struttura è quella di essere stata impiegata per la produzione dell'olio fino agli anni della prima guerra mondiale, per un totale di oltre 4 secoli. Il frantoio venne ristrutturato nel 1999 e aperto al pubblico.