La storia di Ugento: ecco cosa vedere

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La zona del Salento è costellata di gioielli da scoprire, molto spesso lontani dalle località più conosciute e gettonate dal turismo di massa. Uno di questi si trova nella parte meridionale e dista a una sessantina di chilometri da Lecce: si tratta di Ugento e comprende anche una zona della costa ionica.

Nonostante le modeste dimensioni (ha infatti solo 12.000 abitanti per 100 km quadrati), è conosciuto come città d'arte per gli importanti siti architettonici, archeologici e naturalistici.

La storia di Ugento

La storia della cittadina risale all'epoca preistorica, ma i rinvenimenti più antichi risalgono solamente al secolo VI a. C. Durante le invasioni nel Sud Italia, Ugento era un importante centro dei Messapi, che erano fioriti durante il secolo IX grazie alla posizione strategica sullo Ionio, arrivando a governarsi come città-stato con tanto di una propria zecca e proprio esercito.

Di questa civiltà sono i resti delle antiche mura che di tanto in tanto riaffiorano dal terreno, delimitando il perimetro dell'antica città. Durante l'impero romano, fu l'ultimo avamposto messapico che resistette alla forza delle truppe, infastidite dall'appoggio verso l'esercito di Annibale nelle guerre puniche.

Con le invasioni barbariche venne rasa al suolo nel VI secolo e successivamente nel IX secolo, questa volta da parte dei Saraceni. La ricostruzione avvenne in cima all'acropoli grazie alla presenza dei monaci basiliani e in seguito venne annessa dai Normanni sotto il loro potere, facendola diventare un'importante sede vescovile a partire dall'XI secolo. Fino al XIX secolo passò da una famiglia nobiliare a un'altra, quando venne finalmente annessa al Regno d'Italia.

Le bellezze di Ugento: cosa fare e cosa vedere

Per la fervente attività storica e culturale a Ugento non mancano luoghi da visitare.

Innanzitutto, bisognare sapere che qui è stato messo a punto un sistema museale comunale che comprende ben 6 siti d'interesse: il Nuovo Museo Archeologico, la Collezione Archeologica "Adolfo Colosso", la Cripta del Crocifisso, la Chiesa della Madonna di Costantinopoli, il Castello dei Principi d'Amore e Palazzo Rovito.

Iniziando dal Nuovo Museo, possiamo ammirare importanti ritrovamenti d'arte classica, come la Tomba dell'Atleta e lo Zeus di Ugento, oltre a vari oggetti risalenti all'età Messapica, così come nella Collezione Archeologica.

La Cripta del Crocifisso è invece una testimonianza della convivenza dei riti orientali e occidentali per quanto riguarda il Cristianesimo, risalente ai secoli XIII, ma i cui affreschi arrivano a datarsi fino al XVII secolo.

Più antica è la Chiesa della Madonna di Costantinopoli, dei primi del 1600, mentre il Castello è d'età normanna o forse addirittura anche romana. Ristrutturato e modificato nel corso dei secoli successivi da parte delle varie famiglie che lo hanno abitato, purtroppo in molti casi hanno degradato la situazione generale. Ad ogni modo, vale la pena visitarlo anche solo per ammirare le sale affrescate con dipinti di varie epoche.

Per la sua posizione a ridosso del Golfo di Taranto, non bisogna dimenticare le bellezze naturalistiche, soprattutto nella zona della frazione di Torre Mozza, dove possiamo incontrare le spiagge più belle con sabbia fine e bianca.

Il livello del mare è basso, ma l'acqua è comunque turchese, creando delle piscine naturali adatte soprattutto alle vacanze in famiglia. Inoltre, per gli amanti della natura e del camping, questo paesino si trova circondato da una pineta, permettendo di fare lunghe passeggiate e ripararsi dal solleone. Seppure nelle sue piccole dimensioni, Ugento racchiude gran parte della storia dell'Italia meridionale, oltre ad essere la meta perfetta per grandi e bambini.