Itinerari musicali del Salento! A Melpignano si festeggia la Pizzica

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Il Salento è un richiamo di attrazioni non solo per il suo barocco,  le spiagge, le grotte o la cucina salentina, ma anche per le sue manifestazioni musicali quali concerti e spettacoli teatrali in dialetto salentino, ma l’attrazione più bella e indimenticabile è la sua musica, un linguaggio comune a tutti i popoli della terra, ma particolare ed unica nel Salento: la Pizzica, una musica e una danza che nasce dalle sofferenze del popolo.
Da anni stiamo assistendo in tutto il Salento alla riscoperta della musica popolare salentina, un ballo dalle tradizioni antichissime, che ha assunto dimensioni di fenomeno culturale, al punto di farne il più caratteristico e conosciuto segno di riconoscimento del Salento.

 



Pizzica SalentinaLa tradizione racconta che durante la mietitura del grano, alcune donne venivano morse dalla tarantola provocando uno stato di malessere generale e agitazione, per far guarire e alleviare la donna dal dolore provocato dalla taranta venivano radunati in casa i suonatori, che, al ritmo incessante e ipnotico del tamburello, cercavano di carpire quale fosse il ritmo che risvegliasse lo spirito della Taranta e liberare quindi la vittima. La donna durante questo stato ballava e si agitava assumendo le stesse movenze della taranta, il ballo poteva durare anche giorni, solo quando l’attarantata finiva a terra stremata dalla stanchezza si poteva dire guarita.
Il tarantismo divenne in seguito un fenomeno che trovò il modo di amalgamarsi conla fede religiosa; e nel 1700 a Galatina nella cappella di San Paolo si diffuse questo culto, pensando che il Santo poteva guariva questo malessere. Ogni anno le attarantate di tutto il Salento si recavano a Galatina e accompagnate dai musicisti con il tamburello, arrivavano ballando, mimando i movimenti della taranta e urlando, una volta arrivate bevevano l'acqua benedetta del pozzo adiacente la cappella guarendo da quello stato di pazzia. Con il passare degli anni fino ai giorni nostri, la musica salentina, divenne, non più guaritrice, ma fenomeno di spettacolo. 

 


La danza delle SpadeProvenienti sempre dalla tradizione popolare esistono anche altri due tipi di pizzica pizzica: "la pizzica de core" che viene ballata in occasioni di festa come ad esempio un matrimonio, e si tratta di una danza dove i ballerini sono in due un uomo e una donna che con i loro movimenti esprimono il loro stato d’amore, di passione e di erotismo; la "pizzica scherma" invece si tratta di un ballo che racconta la lotta tra due uomini a livello antagonista e un tempo questa danza prevedeva la presenza di coltelli nelle mani dei danzatori, oggi al posto di queste armi si usano le dita. É possibile assistere a questo ballo durante i festeggiamenti in onore di San Rocco a Torrepaduli, una frazione di Ruffano, nella notte tra il 15 ed il 16 Agosto. I balli iniziano subito dopo il rientro del Santo dalla processione e si prolungano per tutta la notte fino all’alba.

Ma l’attrazione più bella e indimenticabile dell’estate salentina è una delle manifestazione più importanti che racconta e unisce tutto il folklore del Salento: il Festival della Notte della Taranta, puro e rivisitato con altri generi musicali grazie ai grandi e importanti ospiti invitati a questo meraviglioso concertone divenuto ormai un fenomeno a livello mondiale.

 

Notte della TarantaQuesto evento è organizzato dai comuni della Grecia Salentina ed ha lo scopo di promuovere il territorio salentino e valorizzare il suo grande patrimonio culturale e artistico. Grazie all’esperienza degli anni precedenti nel 2004 si istituì l’orchestra della notte della taranta costituita da sessanta musicisti del Salento che hanno contribuito a far conoscere la pizzica salentina non solo in Italia ma in tutto il mondo.

La Notte della Taranta è diventato un successo mediatico che ogni anno si ripete nel piccolo comune di Melpignano, con numeri sempre crescendo, infatti, nell’agosto 2009 si contavano 100.000 spettatori arrivati da ogni parte del Salento, e d’Italia tutti pronti ad ascoltare, cantare e ballare il ballo del tamburello che trascina e trasporta in modo sensuale qualsiasi essere umano si fermi ad ascoltare.