Il Salento sul podio di Coldiretti: palma d'oro al nostro olio

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Il Salento è la terra di riferimento in fatto di Olio Bio: la Palma d'oro 2016 di Coldiretti è stata assegnata infatti alla provincia di Lecce, dove il 15% degli oliveti è bio, ovvero i metodi di produzioni utilizzati sono interamente biologici.

Un risultato di spessore, considerato che il lavoro degli agricoltori salentini è stato reso ancor più difficile dalla Xylella Fastidiosa, il batterio che ha falcidiato gli oliveti della zona.

Olivicoltura sostenibile

I numeri e i dati diffusi da Coldiretti hanno certificato che a Lecce si trova l'olivicoltura più sostenibile in Italia: gli oltre 15 mila ettari di oliveti presenti sul territorio sono biologici e anche per tale ragione Lecce è stata selezionata come base logistica per il Premio Biol 2016.

In particolare il presidente di "Coldiretti Puglia", Gianni Cantele, ha voluto ringraziare gli agricoltori salentini per l'eccellente lavoro svolto non solo per ciò che riguarda la produzione, ma anche per la salvaguardia e la manutenzione del territorio afflitto dal batterio xylella, un vero e proprio nemico per gli oliveti che negli ultimi anni ha portato la percentuale di abbandono delle colture al 20%.

I numeri riguardo la produttività degli uliveti bio potrebbero essere ancora superiori se il territorio salentino non fosse "spezzettato" in tante piccole proprietà nelle quali gli agricoltori si dedicano alla produzione di olio esclusivamente per l'autoconsumo.

Una preziosa risorsa

L'olio è la risorsa più preziosa per la Puglia: ad affermarlo è stato il direttore di "Coldiretti Puglia", Angelo Corsetti, sottolineando come l'olio non rappresenti solamente una risorsa a livello produttivo, ma anche dal punto di vista del paesaggio e della storia del territorio, oltre che in termini di occupazione e di turismo.

Ecco perché si rivela di fondamentale importanza una strategia che sia in grado di contrastare in maniera efficace gli effetti della xylella: a tal proposito Coldiretti ha ideato degli incontri tecnici con la presenza di ricercatori incaricati di fornire suggerimenti e consigli su come agire nell'immediato in maniera da salvaguardare nel miglior modo possibile gli oliveti salentini.

Corsetti ha ribadito come sia gli imprenditori che il tessuto sociale abbiano bisogno di informazioni utili con le quali prevenire e contrastare la malattia che colpisce le piante. La prevenzione riguarda la Puglia, ma di riflesso anche l'Italia, visto che la produzione olivicola del nostro Paese proviene per il 40% proprio dal territorio pugliese e vanta un fatturato superiore ai 520 milioni di euro annui generato da circa 270 mila imprese. L'olio è inoltre il terzo prodotto che la Puglia esporta nel mondo e raggiunge un valore di poco inferiore ai 110 milioni di euro.