Il Salento, dai greci anticamente chiamata “Messapia”, ovvero, “Terra tra due mari” è una delle penisole più belle d’Italia.
La sua posizione geografica, ha facilitato il contatto con molti popoli che si affacciano sul mediterraneo e sullo ionio.
Il Salento ben presto divenne terra di interesse per molte civiltà, diventando un crogiolo di scambi e interessi commerciali tra oriente e occidente.
Dai ritrovamenti e studi effettuati si dice che i primi abitanti del Salento furono i Fenici, si susseguirono i Messapi, gli Japigi, i Greci ed anche i Romani che iniziarono la loro colonizzazione costruendo infrastrutture e opere pubbliche importanti per lo sviluppo del Salento.

Il periodo di declino non fu solo questo, infatti, nel 1071 il Salento attraversò l’ennesima lotta tra Bizantini, (che allora dominavano questa terra), e Normanni che si batterono per la conquista uscendone vittoriosi. Quest’ultimi aprirono un nuovo capitolo e una nuova vita per il salento diffondendo l’arte grazie alla apertura di accademie, e alla costruzione di chiese, basiliche e cattedrali.
Il Salento iniziò così la sua risalita.
Dopo i Normanni a conquistare il Salento furono gli Svevi, poi gli Angioini, gli Aragonesi e i Turchi, in seguito la Puglia, passò sotto il dominio degli Spagnoli che per evitare attacchi o saccheggi da parte di altre popolazioni straniere costruironotorri di avvistamento, castelli e porti, ma soprattutto, la civiltà spagnola portò allo sviluppo e alla diffusione del barocco nel Salento e in particolare nella meravigliosa città di Lecce, che divenne una delle città più belle ed importanti del periodo, infatti, attività culturali ed artistiche attirarono nobili e studiosi, che diedero un forte impulso e un volto nuovo al barocco coinvolgendo anche l’entroterra del Salento. Dopo l’occupazione spagnola il Salento fu dominato dagli Angioini e solo nel 1738 con il ritorno dei Borboni la penisola salentina iniziò la sua ripresa non solo dal punto di vista culturale, ma anche dal punto di vista economico.