Galatina è una città di 27.555 abitanti del Salento in provincia di Lecce, terzo centro della provincia per numero di abitanti. Posta a metà strada tra lo Ionio e l'Adriatico, 20 km a sud del capoluogo, è uno dei centri più popolosi dell'area meridionale della Puglia.
La città è stata costruita sul declivio est di una collina con il centro storico costruito in modo da raccogliere in profonde cisterne scavate nel calcare, l'acqua piovana che scende da ovest. La terra rossa è molto fertile ed in alcuni punti anche argillosa.
Le coltivazioni principali sono la vite e l'ulivo anche se con l'utilizzo dei pozzi artesiani è stata possibile la produzione di primizie ortofrutticole. Oltre al tabacco vi si produce la tipica patata novella sieglinde da esportazione.
Galatina offre numerose chiese importanti come: la villa comunale che sorge nella piazza principale, Porta Luce ricostruita nel 1795, Chiesa dell'Addolorata la costruzione di questa chiesa risale al 1710, a Chiesa del Carmine fu costruita tra il 1670 ed il 1724.
Palazzo Tafuri-Mongiò fatto costruire nel 1580, come attesta l'iscrizione all'interno del cortile, fu abbellito nel piano su periore negli ultimi decenni del settecento dall'architetto Emanuele Orfano di Ales sano.
Da non dimenticare la Basilica di Santa Caterina, monumento nazionale, i cui interni completamente affrescati da Francesco d'Arezzo nel 1435 la rendono un'ambita meta turistica, in stile romanico pugliese, con un ampio rosone in pietra e portali finemente scolpiti. L'interno maestoso nelle proporzioni è tutto una pinacoteca.
La Chiesa dei Battenti dedicata alla SS. Trinità, ed il cui nome deriva dagli strumenti con cui i confratelli si flagellavano durante i riti pasquali. Il Convento delle Clarisse edificato tra il 1605 ed il 1620, con l'annessa chiesa oggi dedicata a S. Luigi. Le suore presero possesso del convento nel 1628.
La barocca Chiesa Matrice dedicata a San Pietro e San Paolo costruita ex novo nel 1633, sull'area di un precedente edificio sacro in cui si officiò in rito greco sino ai tempi del papa Sisto IV. Di notevole interesse gli affreschi della volta, gli splendidi altari in marmo policromo, l'antico cappellone del Sacramento, le tele pregiate, le statue. Altro elemento distintivo della città, a pochi passi dalla villa, è la piccola chiesa di San Paolo.
Secondo la tradizione, dal pozzo interno alla chiesa attualmente murato per motivi igienici sgorgava dell'acqua che aveva il potere di guarire quanti venivano morsi da aracnidi come le tarantole.
Secondo la tradizione i tarantati effettuavano un esorcismo musicale a casa; successivamente, tra i ritmi incalzanti delle musiche locali, si recavano presso la cappella per invocare il Santo o ringraziarlo per la grazia ricevuta. Solo dopo aver bevuto l'acqua miracolosa, ed aver vomitato nel pozzo, la grazia si poteva considerare ottenuta e ogni anno, il 28 giugno, tornavano per "rinnovare" la grazia. Da qui l'annuale ricorrenza delle tarantate, viva ancora oggi.
Fuori dal centro storico si possono visitare altre chiese come la Chiesa dell'Immacolata fu ricostruita ed aperta al culto nel 1738,Chiesa Parrocchiale S. Biagio costruita a partire dal 1507 fuori dalla cinta muraria subì molti rimaneggiamenti fino al 1683 in cui fu costruito il campanile a pianta quadrangolare che si erge affianco alla chiesa, la Chiesa-Santuario Madonna della Luce, la Chiesa Parrocchiale Cuore Immacolato di Maria.